Siamo fermamente convinti dell’importanza di un cambiamento fondamentale nell’approccio ai nuovi scenari; questo riguarda anche (e probabilmente soprattutto) il mondo della formazione.
Formalmente T-Campus è la realizzazione di una vision sui temi e le modalità della formazione nel mondo attuale, partendo dal presupposto che sia ormai ineluttabilmente governato dai modelli digitali e che vada affrontato con modalità e logiche nuove.
Lo stesso nome non è per nulla casuale: la T di T-Campus si riferisce alle T-Skills, dette anche T-shaped skills, cioè competenze a forma di T. Per chi non sapesse di cosa si sta parlando, con il termine T-Skills si intende un complesso di abilità raccolte in due ambiti:

Appare evidente come il modello nasca per privilegiare il lavoro all’interno di un team. Le competenze orizzontali servono a dialogare efficacemente con gli altri membri del team, comprendendone linguaggio ed esigenze, quelle verticali a dare il proprio specifico contributo allo sviluppo del processo.
In questo nuovo modello, in realtà non possiamo notare eccessive differenza rispetto al passato per quanto riguarda la formazione nell’ambito delle competenze verticali (quelle specialistiche): sono cambiati gli assetti e si è evoluta la tecnologia ma, alla fine, si tratta sempre di imparare a sapere fare qualcosa.
La formazione per le competenze orizzontali, invece, è tutta un’altra storia ed è proprio questa storia che stiamo per raccontare, perchè proprio in questo ambito la trasformazione digitale ha travolto modelli, scenari, strutture organizzative e le idee stesse alla base di società e mercati.
Non si tratta semplicemente di aggiornarsi. Bisogna riscrivere i libri.
Il primo ostacolo riguarda chi si approccia alla formazione, lo studente, ed è fondamentalmente psicologico: a nessuno piace essere generico.
Le informazioni a contorno del focus della propria specifica attività vengono percepite come poco importanti, considerando che tanto c’è qualcuno che se ne occupa. Non è mai stato un atteggiamento particolarmente encomiabile ma oggi è divenuto un problema serio perchè i nuovi modelli competitivi non lo considerano.

Lo approfondiremo molto in tutte le lezioni ma è una questione di ottimizzazione e lo vediamo con un esempio.
Marco e Luigi devono collaborare ad un progetto. Sono entrambi ottimi specialisti nei rispettivi settori ma non conoscono nulla dell’attività del collega. Facciamola semplice al limite del banale: Marco è uno chef e spende un pomeriggio ad elaborare una complessa ed eccellente ricetta di brasato al barolo; Luigi, maître del ristorante, sa che oggi arriverà una comitiva di danarosi vegetariani. Non avere un trasferimento immediato di informazioni è un evidente problema.
Come esempio è un po’ semplicistico, ma rende l’idea. L’altra faccia del problema riguarda il mondo della formazione. Un modello formativo basato sul concetto di T-skill deve rispondere a precise caratteristiche:

Tutto questo ci porta a parlare di un altro approccio metodologico che sta alla base di tutta l’offerta formativa targata T-campus. Stiamo parlando di Agile, una filosofia operativa che, ormai, è alla base di tutti i modelli organizzativi.
Quelli vincenti, ovviamente.
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