Apriamo in maniera secca e brutale: T-Campus è un’area dedicata alla formazione ed è un percorso per molti, ma non per tutti. Per non ridurre l’affermazione ad un semplice slogan, però, è necessario spiegare perché.
Il cambiamento innescato dalla rivoluzione digitale ha stravolto tutti i modelli, questo è un dato di fatto; qualsiasi persona nata dopo gli anni ‘70 fatica a ricordare come fosse prima e quelli arrivati dopo il 2000 non ne hanno proprio idea. Su questo siamo tutti d’accordo, ma quello che manca è la comprensione di quanto profonda e radicale sia stata la trasformazione. In particolare sembra essere poco chiaro che cosa sia realmente cambiato: l’attenzione si centra sull’aspetto più appariscente, la tecnologia e le sue mirabolanti applicazioni, ma quello è meno della punta di un iceberg immenso.
Essendo immenso è inutile cercare di spiegarlo in poche righe ma può essere interessante soffermarsi su cosa ci impedisce di vederlo. E questa è la premessa che ci consente di spiegare perchè T-Campus è un percorso selettivo.

L’accesso all’offerta formativa di T-Campus è subordinata al superamento di due corsi brevi, offerti gratuitamente e disponibili on demand: il primo è centrato proprio sul perchè incontriamo resistenze al cambiamento, il secondo, invece, è più divulgativo e ruota intorno i meccanismi del mondo digitale e i modelli di gestione utilizzati nelle aree che lo hanno integrato meglio nel proprio tessuto socio-economico.
La selezione, però, non sta nei contenuti dei due corsi ma nell’approccio mentale di chi sceglie di seguirli ed arrivare fino in fondo. Uno degli effetti più evidenti della digital transformation è la polarizzazione delle opinioni, la divisione tra noi e loro che sembra radicarsi in ogni ambito.
Ma la vera divisione, la più trasversale, è tra chi ha smesso di porsi domande, scegliendo semplicemente una bandiera o una guida da cui attingere acriticamente, e chi, invece, vuole guardare dentro la scatola.
T-Campus è per loro, dichiaratamente già da quello che tecnicamente si chiama vision statement, la dichiarazione esplicita del modello aziendale: look inside the box, think outside the box, guardare all’interno del sistema, pensando fuori dagli schemi.

La prima “scatola” all’interno di cui dobbiamo guardare siamo proprio noi stessi. Perché tendiamo a vedere solo la punta di questo esorbitante iceberg? Il primo passo di T-Campus si chiama Lezione Zero e prova dare una risposta (ed una soluzione) a questa domanda.

Il secondo passo si chiama Digital GAP e già dal nome dichiara le intenzioni: provare a colmare quel distacco che ci separa delle aree del pianeta che hanno abbracciato, con successo, la rivoluzione digitale. Per accedere al corso bisogna avere completato Lezione ZERO; questo perchè per affrontare l’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra vita sociale, politica ed economica è necessario acquisire (o focalizzare) le premesse.
All’interno di Digital GAP inizieremo affrontando i principali miti e illusioni che costellano il mondo digitale, una fase dove saranno estremamente utili le premesse acquisite attraverso Lezione Zero. Poi scenderemo nel particolare, prima affrontando i funzionamenti chiave di tutti gli strumenti che compongono il sistema digitale globale (noi utenti compresi) per poi arrivare a sviscerare le trasformazioni causate dalla digital disruption nell’asset più evidente di tutti: la comunicazione.
Potremo applicare i concetti generali agli strumenti concreti che ci troviamo ogni giorno nei nostri schermi, provando a raggiungere una consapevolezza che ci permetta un utilizzo efficace.
L’ultima sezione di Digital Gap si concentra sulle modalità progettuali ed organizzative provando a dare una risposta concreta ed efficace a queste domande:
Infine l’interrogativo più importante
Come gestire un’organizzazione e rimanere costantemente collegato con il mercato e con gli utenti, leggendone aspettative e bisogni e riuscendo a ideare, creare e proporre soluzioni a questi bisogni?
Queste sono le domande a cui proveremo a dare una prima risposta e ci portano direttamente all’ingresso reale nel mondo di T-Campus: ToolBox.

Stabilite le premesse, adesso è il momento di trasformarle in azioni concrete. La gestione dei sistemi complessi e della nuova normalità scatenata dalla rivoluzione tecnologica è fatta di protocolli, procedure, modelli di resilienza e strutture organizzative.
Quello che vi offriamo è una vera e propria cassetta degli attrezzi per padroneggiare i nuovi scenari.